IL MINISTRO DEI LAVORI PUBBLICI
Visto l'art. 81, lettera b), del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, ai sensi del quale sono riservati allo Stato la formazione e l'aggiornamento delle zone dichiarate sismiche;
Vista la legge 2 febbraio 1974, n. 64, concernente provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche;
Considerato che, ai sensi dell'art. 3 della citata legge n. 64/1974, con il decreto di riclassificazione sismica si provvede anche alla attribuzione di valori differenziati del grado di sismicità
Visto l'art. 14-undecies della legge 22 dicembre 1980, n. 874, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 26 novembre 1980, n. 776, che demanda al Ministro dei Lavori Pubblici, sentito il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ed il Consiglio Nazionale delle Ricerche la riclassificazione sismica delle Regioni Basilicata, Campania e Puglia colpite dal sisma;
Visto il decreto ministeriale 7 marzo 1981, n. 267, con il quale è stata disposta la riclassificazione sismica dei Comuni delle Regioni predette con la riserva di provvedere con successivo decreto alla classificazione sismica delle zone comprese nella parte nord dell'area napoletana;
Considerato che gli studi, effettuati con la stessa metodologia finora adottata per la riclassificazione del territorio nazionale, ma con una soglia di rischio desunto, adottando parametri di pericolosità inferiore, hanno portato alla individuazione di zone a bassa sismicità corrispondente al grado di sismicità S = 6;
Sentito il Consiglio Nazionale delle Ricerche il quale, con lettera n. 44389 del 7 maggio 1981, ha comunicato il proprio parere che si sostanzia nei documenti formulati dall'apposito gruppo del progetto finalizzato “Geodinamica” in seno allo stesso C.N.R. ed ha proposto l'estensione delle zone a bassa sismicità anche ad altre zone con valori dei parametri di pericolosità non inferiori a quelli dell'area napoletana;
Sentito il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici il quale, ritenuta accoglibile l'estensione delle zone a bassa sismicità, con voto n. 224, che qui integralmente si richiama, reso nella seduta del 15 maggio 1981, ha espresso il parere che la proposta di classificazione formulata dalla commissione di studio ed integrata dai suggerimenti del C.N.R. sia meritevole di approvazione come dai considerato;
Considerato che con lo stesso voto n. 224 viene espresso parere favorevole alla classificazione, con grado di sismicità, S = 9 del Comune di S. Maria La Carità, di recente costituzione, il cui territorio ricadeva nel Comune di Gragnano già classificato;
In esecuzione del richiamato art. 14-undecies della legge 22 dicembre 1980, n. 874, di conversione del decreto-legge 26 novembre 1980, n. 776;
Decreta:
Per gli effetti della legge 2 febbraio 1974, n. 64, sono dichiarate a bassa sismicità col grado di sismicità S = 6 le zone delle Regioni Basilicata, Campania e Puglia comprendenti i territori dei seguenti comuni:
REGIONE BASILICATA
Comuni col grado di sismicità S = 6
Provincia di Matera
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1) Grottole |
REGIONE CAMPANIA
Comuni col grado di sismicità S = 6
Provincia di Caserta
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1) Aversa |
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2) Capodrise |
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3) Carinaro |
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4) Cesa |
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5) Gricignano di Aversa |
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6) Marcianise |
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7) Orta di Atella |
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8) San Tammaro |
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9) Sant'Arpino |
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10) Succivo |
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11) Teverola |
Provincia di Napoli
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1) Acerra |
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2) Afragola |
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3) Arzano |
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4) Brusciano |
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5) Caivano |
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6) Calvizzano |
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7) Carbonara di Nola |
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8) Cardito |
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9) Casalnuovo di Napoli |
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10) Casandrino |
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11) Casavatore |
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12) Casoria |
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13) Castello di Cisterna |
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14) Crispano |
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15) Frattamaggiore |
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16) Frattaminore |
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17) Giugliano in Campania |
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18) Grumo Nevano |
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19) Marano di Napoli |
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20) Mariglianella |
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21) Marigliano |
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22) Melito di Napoli |
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23) Mugnano di Napoli |
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24) Napoli |
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25) Palma Campania |
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26) Qualiano |
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27) Quarto |
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28) San Gennaro Vesuviano |
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29) Sant'Antimo |
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30) San Vitaliano |
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31) Saviano |
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32) Scisciano |
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33) Striano |
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34) Villaricca |
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35) Volla |
Provincia di Salerno
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1) Albanella |
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2) Alfano |
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3) Altavilla Silentina |
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4) Aquara |
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5) Baronissi |
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6) Battipaglia |
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7) Campora |
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8) Cannalonga |
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9) Capaccio |
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10) Castelcivita |
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11) Castel San Giorgio |
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12) Castel San Lorenzo |
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13) Castiglione dei Genovesi |
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14) Cava dè Tirreni |
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15) Celle di Bulgheria |
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16) Controne |
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17) Eboli (per la parte compresa tra le SS. Battipaglia, R. Calabria e il mare). |
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18) Siano |
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19) Felitto |
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20) Fisciano |
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21) Gioi |
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22) Laurino |
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23) Laurito |
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24) Magliano Vetere |
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25) Mercato San Severino |
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26) Moio della Civitella |
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27) Novi Velia |
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28) Pellezzano |
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29) Pontecagnano-Faiano |
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30) Roccadaspide |
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31) Roccagloriosa |
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32) Roccapiemonte |
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33) Rofrano |
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34) Salerno |
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35) San Cipriano Picentino |
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36) San Giovanni a Piro |
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37) San Mango Piemonte |
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38) San Valentino Torio |
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39) Sarno |
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40) Stio |
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41) Torre Orsaia |
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42) Valle dell'Angelo |
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43) Vallo della Lucania |
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44) Vietri sul mare |
REGIONE PUGLIA
Comuni col grado di sismicitàS = 6
Provincia di Bari
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1) Andria |
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2) Bisceglie |
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3) Corato |
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4) Poggiorsini |
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5) Ruvo di Puglia |
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6) Terlizzi |
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7) Trani |
Provincia di Foggia
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1) Carlantino |
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2) Celenza Valfortore |
Per gli effetti della legge 2 febbraio 1974, n. 64, è dichiarato sismico, col grado di sismicità S = 9, il territorio del seguente Comune:
Santa Maria La Carità (provincia di Napoli).
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, addì 3 giugno 1981
Il Ministro dei Lavori Pubblici
NICOLAZZI
(pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale 30 giugno 1981, n. 117).
Il Ministro dei Lavori pubblici
di concerto con il
Ministro dell’Interno:
Visto l’art.81, lettera B), del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, ai sensi del quale sono riservati allo Stato la formazione e l’aggiornamento delle zone dichiarate sismiche;
Vista la legge 2 febbraio 1974, n. 64, concernente provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche;
Ritenuto che in forza dell’art.3, primo comma, della citata legge n. 64/1974 le norme tecniche per la disciplina delle costruzioni da realizzarsi in zone sismiche, possano essere aggiornate ogni qualvolta occorra, in relazione al progredire delle conoscenze dei fenomeni sismici;
Considerato che la normativa emanata con il decreto ministeriale 3 marzo 1975 pur adattabile alle costruzioni ricedenti in zone sismiche comunque classificate, non appare congruamente applicabile alle costruzioni ricadenti in zone a bassa sismicità;
Visto il voto n. 266 del 15 maggio 1981, con il quale il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha espresso parere favorevole a che le predette norme tecniche, siano appresso modificate ed integrate;
Decreta:
Sono approvate le seguenti modifiche ed integrazioni alle norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche di cui al decreto ministeriale 3 marzo 1975, n. 39:
a) il punto C.2. Altezza massima dei nuovi edifici, viene così modificato ed integrato:
“Per ogni fronte esterna l’altezza dei nuovi edifici, rappresentata dalla massima differenza di livello fra quello del piano di copertura più elevato ed il terreno, ovvero, ove esista, il piano stradale o del marciapiede nelle immediate vicinanza degli edifici stessi, non piò superare nelle strade e nei terreni in piano, i limiti riportati dalla tabella 1.
tabella 1
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Tipo di strutture |
Altezza massima | ||
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S=6 |
S=9 |
S=12 | |
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Muratura |
16,00 m |
11,00 m |
7,50 m |
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Intelaiatura |
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Nessuna limitazione |
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Pannelli portanti |
32,00 m |
25,00 m |
15,00 m |
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Legname |
10,00 m |
7,00 m |
7,00 m |
Nel caso di copertura a tetto detta altezza va misurata dalla quota d’imposta della falda e, per falde con imposte a quote diverse, dalla quota d’imposta della più alta”.
La restante parte del punto C.2. resta immutata e confermata;
b) il punto C.3. Limitazioni delle altezze in funzione della larghezza stradale, viene così modificato:
“Quando un edificio, con più di due piani in elevazione, con qualsivoglia struttura sia costruito, prospetta su spazi nei quali sono comprese o previste strade, fermi restando i limiti fissati nel precedente punto C2. e fatte slave le eventuali maggiori limitazioni previste nei regolamenti locali e nelle norme di attuazione degli strumenti urbanistici, la minima distanza fra il contorno dell’edificio ed il ciglio opposto della strada, ivi compresa la carreggiata, non deve essere inferiore a dieci metri nelle zone con grado di sismicità S=12 e S=9. L’altezza massima dell’edificio misurata come indicato nel precedente punto C.2. per ciascun fronte dell’edificio stesso, non deve essere superiore al doppio della suddetta minima distanza fra il contorno dell’edificio ed il ciglio opposto della strada.
Nelle zone a Bassa sismicità (S=6) di cui all’art. 18 della legge 2 febbraio 1974, n. 64, tale distanza dovrà rispettare solo le limitazione previste nei regolamenti locali e nelle norme di attuazione degli strumenti urbanistici”.
La restante parte del punto C.3, resta immutata e confermata;
c) il punto C.5. Edifici in muratura, la lettera f) viene così integrata:
“Le murature devono avere all’ultimo piano lo spessore minimo d0 riportato nella tabella 2; detto spessore sarà aumentato di una testa oppure di 15 cm ogni piano sottostante e di 20 cm in fondazione per zone classificate sismiche con S=9 e S=12.
Nelle zone a bassa sismicità (S=6) fermo restante lo spessore minimo d0 e dell’ultimo piano riportato nella tabella 2, detto spessore sarà aumentato di una testa oppure di 15 cm ogni due piani sottostanti e di cm 20 in fondazione”.
tabella 2
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Tipo di muratura |
d0 | ||
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S=6 |
S=9 |
S=12 | |
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Mattoni o blocchi (pieni o semipieni) |
2 teste oppure 30 cm |
2 teste oppure 30 cm |
3 teste oppure 40 cm |
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Pietrame |
40 cm |
40 cm |
50 cm |
Le restanti parti del C.5. restano immutate e confermate.