Decreto Ministeriale 21 febbraio 1979[1]. Dichiarazione di zone sismiche nella Regione Friuli Venezia Giulia.

 

 

IL MINISTRO DEI LAVORI PUBBLICI

di concerto con

IL MINISTRO DELL'INTERNO

 

 

Vista la legge 2 febbraio 1974, n. 64, concernente provvedimenti per le costruzioni, con particolari prescrizioni per le zone sismiche;

Visto il decreto ministeriale 3 marzo 1975 recante disposizioni concernenti l'applicazione delle norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, supplemento ordinario n. 93 dell'8 aprile 1975;

Visto l'art. 3, comma secondo della citata legge n. 64 che demanda al Ministro dei Lavori Pubblici , di concerto con quello dell'Interno, sentiti il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e le Regioni interessate, l'aggiornamento degli elenchi delle zone sismiche, nonchè l'attribuzione ad esse dei valori differenziati del grado di sismicità;

Visto il decreto ministeriale 15 settembre 1976, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 249 del 18 settembre 1976, con il quale è stata dichiarata zona sismica una parte del territorio della Regione Friuli - Venezia Giulia;

Considerato che, a seguito degli eventi tellurici, verificatisi nella Regione Friuli - Venezia Giulia successivamente all'emanazione del predetto decreto, si è reso necessario procedere al riesame della delimitazione della zona sismica in questione, richiesto anche dalla Regione con note 6 ottobre 1976, n. 1768/Gab/ 4.1.13/35 e 15 febbraio 1978, n. 280/gab/4.1.13/35/16;

Ritenuto che, con delibera della Giunta Regionale della Regione Friuli - Venezia Giulia in data 25 novembre 1978, n. 146, è stato proposto l'inserimento nell'elenco delle zone sismiche di seconda categoria (S=9) dei territori comunali di: Malborghetto - Valbruna, Tarvisio (zona nord-orientale); Forni Avoltri, Rigolato Ravascletto, Comeglians, Prato Carnico, Ovaro, Sauris, Ampezzo, Forni di Sotto, Forni di Sopra (zona nord occidentale); S. Giorgio della Richinvelda, Porcia, Pordenone, Cordenons (zona sud-occidentale);

Sentito il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che, con voto n. 152 espresso nelle adunanze del 20 luglio 1978 e 21 settembre 1978, al quale si fa integrale riferimento, ha ritenuto meritevole di accoglimento la predetta richiesta di inclusione nell'elenco delle zone sismiche, con grado S=9, dei territori dei comuni sopraindicati;

Visto l'art. 81, lettera b), del Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, ai sensi del quale sono riservati allo stato la formazione e l'aggiornamento dell'elenco delle zone dichiarate sismiche;

 

 

Decreta:

 

Art. 1

Sono dichiarate sismiche ai sensi e per gli effetti della legge 2 febbraio 1974, n. 64, le zone della Regione Friuli-Venezia Giulia comprendenti i territori dei seguenti Comuni:

 

Zona nord-orientale:

 

1)    Malborghetto Valbruna;

2)    Tarvisio

 

Zona nord-occidentale:

 

1)    Ampezzo

2)    Comeglians

3)    Forni Avoltri

4)    Forni di Sopra

5)    Forni di Sotto

6)    Ovaro

7)    Prato Carnico

8)    Ravascletto

9)    Rigolato

10) Sauris

 

 

Zona sud-occidentale:

 

1)    Cordenons

2)    Porcia

3)    Pordenone

4)    Giorgio della Richinvelda

Art. 2

Alle zone comprendenti i territori indicati nel precedente art. 1, è attribuito il grado di sismicità S=9.

 

 

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

 

Roma, addì 21 febbraio 1979

 

Il Ministro dei Lavori Pubblici

STAMMATI

 

Il Ministro dell'Interno

ROGNONI



[1] Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 15 marzo 1979, n.74