Decreto Ministeriale 27 giugno 1930, inclusione dei Comuni della provincia del Friuli colpiti dal terremoto fra quelli di seconda categoria dell'elenco annesso al Regio Decreto-Legge 3 aprile 1930, n.682.

 

 

IL MINISTRO PER I LAVORI PUBBLICI

DI CONCERTO CON

IL MINISTRO PER L'INTERNO

 

 

Visto l'articolo 4 del R. Decreto-legge 26 giugno 1928, n.1567, che reca provvedimenti straordinari in dipendenza dei danni verificatisi nella provincia del Friuli in seguito al terremoto del 26-27 marzo 1928;

Visto l'art. 2 del R. Decreto-legge 3 aprile 1930, n. 682, contenente nuove norme tecniche ed igieniche di edilizia per le località sismiche;

Visto il voto n.1675 emesso dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici nell'adunanza del 27 maggio 1930;

 

Decreta:

 

I comuni di Tolmezzo (capoluogo e frazioni), Cavazzo Carnico (capoluogo e frazioni), Verzegnis (tutto il territorio), Lauco (capoluogo e frazioni), Villa Santina (capoluogo e frazioni), Enemonzo ( capoluogo e fraz. Esemon di Sotto e Quinis[1]), Raveo (capoluogo e fraz. Esemon di Sopra[2]), Preone (tutto il territorio), Amaro (tutto il territorio), Trasaghis (tutto il territorio esclusa la fraz. Peonia[3] ), Vito d'Asio (le sole fraz. Pielungo e San Francesco[4] ), Zuglio (capoluogo e frazioni), Bordano (tutto il territorio), Venzone (per la fraz. Pioverno[5]) sono inclusi tra quelli di seconda categoria dell'elenco annesso al Regio Decreto-Legge 3 aprile 1930, n.682.

 

Il presente decreto sarà registrato alla Corte dei Conti e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del Regno.

 

Roma addì 27 giugno 1930-VII

 

Il Ministro per i Lavori Pubblici:

Di Crollalanza.

p. il Ministro per l'Interno:

Arpinati.



[1] Tutt' oggi frazione

[2] Tutt' oggi frazione

[3] Tutt' oggi frazione

[4] Tutt' oggi frazioni

[5] Tutt' oggi frazione