Decreto Ministeriale 22 settembre 1980[1]. Aggiornamento dell'elenco delle zone sismiche comprese nel territorio della Regione Friuli-Venezia Giulia.

 

 

IL MINISTRO DEI LAVORI PUBBLICI

di concerto con

IL MINISTRO DELL'INTERNO

 

 

Vista la legge 2 febbraio 1974, n. 64, concernente provvedimenti per le costruzioni, con particolari prescrizioni per le zone sismiche;

Visto il decreto ministeriale 3 marzo 1975, recante disposizioni concernenti l'applicazione delle norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 93 dell'8 aprile 1975;

Visto l'art. 3, comma secondo, della citata legge n. 64/74 che demanda al Ministero dei Lavori Pubblici, di concerto con quello dell'Interno, sentiti il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e le Regioni interessate, l'aggiornamento degli elenchi delle zone sismiche, nonchè‚ l'attribuzione ad esse dei valori differenziati del grado di sismicità;

Visto il decreto ministeriale 15 settembre 1976, con il quale sono state dichiarate sismiche alcune zone del territorio della Regione Friuli-Venezia Giulia;

Visto il decreto ministeriale 21 febbraio 1979, con il quale sono state dichiarate sismiche altre zone del territorio della stessa Regione;

Considerato che, con delibera in data 1 marzo 1979, n. 678, trasmessa con nota 15 marzo 1979, n. 3111/SG/2-306-16T, la Giunta Regionale ha proposto un aggiornamento dell'elenco delle predette zone sismiche, attinente sia alla delimitazione delle stesse, sia all'attribuzione del grado di sismicità di alcune aree, sulla base di ulteriori elementi di conoscenza acquisiti;

Sentito il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che, con voto n. 269 espresso nell'adunanza del 12 luglio 1979, al quale si fa integrale richiamo, ha ritenuto meritevole di accoglimento la predetta proposta di aggiornamento formulata dalla Regione Friuli-Venezia Giulia;

Visto l'art. 81, lettera b), del D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616, ai sensi del quale sono riservati allo Stato la formazione e l'aggiornamento delle zone dichiarate sismiche;

 

 

Decreta:

Art.1

Sono dichiarate sismiche, col grado di sismicità S = 9, ai sensi e per gli effetti della Legge 2 febbraio 1974, n. 64, le zone della Regione Friuli-Venezia Giulia, comprendenti i territori dei seguenti Comuni:

 

1)    Arzene

2)    Brugnera

3)    Coseano

4)    Flaibano

5)    Mereto di Tomba

6)    Prata di Pordenone

7)    S. Martino al Tagliamento

8)    S. Vito di Fagagna

9)    Sedegliano

10) Valvasone

11) Zoppola

Art.2.

E' attribuito, ai sensi e per gli effetti della L. 2 febbraio 1974, n. 64, il grado di sismicità S = 12 in luogo di quello S = 9 precedentemente attribuito, alle zone della Regione Friuli-Venezia Giulia, comprendenti i territori dei seguenti Comuni:

 

1)    Amaro

2)    Ampezzo

3)    Arba

4)    Arta Terme

5)    Artegna

6)    Bordano

7)    Buia

8)    Castel Nuovo del Friuli

9)    Cavasso Nuovo

10) Cavazzo Carnico

11) Cercivento

12) Chiusa Forte

13) Clauzetto

14) Dogna

15) Enemonzo

16) Fanna

17) Forgaria nel Friuli

18) Forni di Sotto

19) Frisanco

20) Gemona del Friuli

21) Lauco

22) Ligosullo

23) Lusevera

24) Magnano in Riviera

25) Majiano

26) Maniago

27) Meduno

28) Moggio Udinese

29) Montenars

30) Nimis

31) Osoppo

32) Ovaro

33) Paularo

34) Pinzano al Tagliamento

35) Paluzza

36) Pontebba

37) Preone

38) Ragogna

39) Raveo

40) Resia

41) Resiutta

42) Sequals

43) Socchieve

44) Sutrio

45) Taipana

46) Tarcento

47) Tolmezzo

48) Tramonti di Sopra

49) Tramonti di Sotto

50) Trasaghis

51) Travesio

52) Treppo Carnico

53) Treppo Grande

54) Vajont

55) Venzone

56) Verzegnis

57) Villa Santina

58) Vito D'Asio

59) Zuglio

Art.3

Sono confermate col grado di sismicità S = 9, ai sensi e per gli effetti della Legge 2 febbraio 1974, n. 64, le zone della Regione Friuli - Venezia Giulia, già precedentemente dichiarate sismiche, comprendenti i territori dei Comuni di:

 

1)    Andreis

2)    Attimis

3)    Aviano

4)    Barcis

5)    Budoia

6)    Buttrio

7)    Caneva

8)    Cimolais

9)    Cividale del Friuli

10) Claut

11) Colloredo di Monte Albano

12) Comeglians

13) Cordenons

14) Corno di Rosazzo

15) Dignano

16) Dolegna del Collio

17) Drenchia

18) Erto e Casso

19) Faedis

20) Fagagna

21) Fontanafredda

22) Forni Avoltri

23) Forni di Sopra

24) Grimacco

25) Malborghetto-Valbruna

26) Manzano

27) Martignacco

28) Moimacco

29) Montereale V.

30) Moruzzo

31) Pagnacco

32) Pasian Di Prato

33) Polcenigo

34) Porcia

35) Pordenone

36) Povoletto

37) Pradamano

38) Prato Carnico

39) Premariacco

40) Prepotto

41) Pulfero

42) Ravascletto

43) Reana del Roiale

44) Remanzacco

45) Rigolato

46) Rive D'Arcano

47) Roveredo in Piano

48) Sacile

49) S. Daniele del Friuli

50) S. Giorgio della Richinvelda

51) S. Giovanni al Natisone

52) S. Leonardo

53) S. Pietro al Natisone

54) S. Quirino

55) Sauris

56) Savogna

57) Spilimbergo

58) Stregna

59) Tarvisio

60) Tavagnacco

61) Torreano

62) Tricesimo

63) Udine

64) Vivaro

65) Cassacco

 

 

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

 

Roma, addì 22 settembre 1980

 

Il Ministro dei Lavori Pubblici

COMPAGNA

 

Il Ministro dell’Interno

       ROGNONI



[1] Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 19 novembre 1980, n. 317.