Decreto Ministeriale 15 settembre 1976[1].  Dichiarazione di zona sismica per una parte del territorio della Regione Friuli-Venezia Giulia.

 

 

IL MINISTRO DEI LAVORI PUBBLICI

di concerto con

IL MINISTRO DELL'INTERNO

 

 

Vista la legge 2 febbraio 1974, n. 64, concernente provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche;

Visto il decreto ministeriale 3 marzo 1975 recante disposizioni concernenti l'applicazione delle norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, supplemento ordinario n. 93 dell'8 aprile 1975;

Visto l'art. 3, comma secondo, della citata legge n. 64 che demanda al Ministero dei Lavori Pubblici di concerto con quello dell'Interno, l'aggiornamento degli elenchi delle zone sismiche nonchè‚ l'attribuzione ad esse dei valori differenziati del grado di sismicità;

Ritenuta la necessità ed urgenza di procedere agli adempimenti di cui al citato secondo comma dell'art. 2 della legge n. 64 per la Regione Friuli-Venezia Giulia in dipendenza del fenomeno sismico del 5 maggio 1976 e anche in relazione all'art.1 del decreto-legge 13 maggio 1976, n. 227, convertito, con modificazioni, nella legge 29 maggio 1976, n. 336;

Sentita la Regione Friuli-Venezia Giulia che, con delibera 23 luglio 1976, n. 2161, si è espressa favorevolmente alla dichiarazione di zona sismica dell'area così delimitata dai comuni in essa compresi:

a sud, dai confini amministrativi dei comuni di Sacile, Fontanafredda, Roveredo in Piano, San Quirino, Vivaro, Spilimbergo, Dignano, Rive d'Arcano, Fagagna, Martignacco, Pasian di Prato, Udine, Pradamano, Buttrio, Manzano, San Giovanni al Natisone, Corno di Rosazzo, Dolegna del Collio;

ad est, dal confine nazionale con la Jugoslavia e dai confini amministrativi dei comuni di Chiusaforte, Dogna, Pontebba;

a nord, dal confine nazionale con l'Austria;

ad ovest, dai confini amministrativi dei comuni di Paluzza, Cercivento, Sutrio, Lauco, Raveo, Socchieve, Tramonti di Sopra, Claut, Cimolais, e dai confini amministrativi della Regione Friuli-Venezia Giulia con le province di Belluno e Treviso. In tale zona sono compresi i comuni indicati nel dispositivo del presente decreto;

Sentito il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che, con voto 23 luglio 1976, n. 621, si è espresso favorevolmente alla dichiarazione di zona sismica della zona delimitata come sopra e dei comuni in essa compresi e indicati nel dispositivo del presente decreto;

Ritenuto che sia la Regione interessata che il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici si sono favorevolmente espressi, con gli atti indicati, per l'attribuzione del grado di sismicità S = 9 alla zona come sopra da dichiararsi sismica;

che, come risulta dal citato voto n. 621 del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, al quale si fa integrale riferimento col presente decreto, alla dichiarazione di zona sismica deve addivenirsi in considerazione della distribuzione degli epicentri degli eventi sismici di grado uguale o superiore all'ottavo della scala Mercalli storicamente accertati, delle strutture tettoniche della Regione e in particolare dei nodi tettonici e, altresì, della probabile e possibile migrazione, lungo le linee tettoniche, dei fuochi, della storiografia sismica e dell'elaborazione statistica dei dati storici fondata sulla analisi dei “costi-benefici”;

Tutto quanto sopra premesso;

 

 

Decreta:

 

Art.1

E' dichiarata sismica, ai sensi e per gli effetti della legge 2 febbraio 1964, n. 64, la zona compresa nella Regione Friuli-Venezia Giulia delimitata come segue:

 

a sud, dai confini amministrativi dei comuni di Sacile, Fondanafredda, Roveredo in Piano, San Guirino, Vivaro, Spilimbergo, Dignano, Rive d'Arcano, Fagagna, Pasian del Prato, Udine, Pradamano, Buttrio, Manzano, San Giovanni al Natisone, Corno di Rosazzo, Dolegna del Collio;

ad est, dal confine nazionale con la Jugoslavia e dai confini amministrativi dei comuni di Chiusaforte, Dogna, Pontebba;

a nord, dal confine nazionale con l'Austria;

ad ovest, dai confini amministrativi dei comuni di Cercivento, Sutrio, Lauco, Raveo, Socchieve, Tramonti di Sopra, Claut, Cimolais, e dai confini amministrativi della Regione Friuli-Venezia Giulia con le province di Belluno e Treviso.

 

In tale zona restano pertanto compresi tutti i seguenti comuni:

 

1)    Arba

2)    Amaro

3)    Artegna

4)    Attimis

5)    Arta Terme

6)    Andreis

7)    Aviano

8)    Buia

9)    Bordano

10) Barcis

11) Budoia

12) Buttrio

13) Claut

14) Cimolais

15) Cercivento

16) Cavazzo Carnico

17) Caneva

18) Cavasso Nuovo

19) Castelnovo del Friuli

20) Colloredo di Monte Albano

21) Chiusaforte

22) Cividale del Friuli

23) Corno di Rosazzo

24) Cassacco

25) Clauzetto

26) Dignano

27) Dogna

28) Drenchia

29) Dolenga del Collio

30) Erto e Casso

31) Enemonzo

32) Frisanco

33) Fontanafredda

34) Fanna

35) Fagagna

36) Faedis

37) Forgaria nel Friuli

38) Gemona del Friuli

39) Grimacco

40) Lauco

41) Ligosullo

42) Lusevera

43) Moggio Udinese

44) Meduno

45) Montereale Valcellina

46) Maniago

47) Majano

48) Montenars

49) Magnano in Riviera

50) Manzano

51) Moruzzo

52) Martignacco

53) Moimacco

54) Nimis

55) Osoppo

56) Preone

57) Paluzza

58) Paularo

59) Polcenigo

60) Pulfero

61) Pontebba

62) Pradamano

63) Prepotto

64) Premariacco

65) Povoletto

66) Pagnacco

67) Pasian di Prato

68) Pinzano al Tagliamento

69) Raveo

70) Rovereto in Piano

71) Ragogna

72) Rive d'Arcano

73) Resiutta

74) Resia

75) Remanzacco

76) Reana del Roiale

77) Socchieve

78) Sutrio

79) Sacile

80) San Quirino

81) Sequals

82) Spilimbergo

83) San Daniele del Friuli

84) Savogna

85) Stregna

86) San Leonardo

87) San Pietro al Natisone

88) San Giovanni al Natisone

89) Tavagnacco

90) Tramonti di Sopra

91) Tramonti di Sotto

92) Treppo Carnico

93) Tolmezzo

94) Travesio

95) Treppo Grande

96) Trasaghis

97) Taipana

98) Tarcento

99) Torreano

100)Tricesimo

101)Udine

102)Villa Santina

103)Verzegnis

104)Vivaro

105)Vajont

106)Vito d'Asio

107)Venzone

108)Zuglio

Art. 2

Alla zona delimitata nel precedente art. 1 è attribuito il grado di sismicità S = 9.

 

 

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana

 

Roma, addì 15 settembre 1976

 

Il Ministro dei Lavori Pubblici

GULLOTTI

 

Il Ministro dell’Interno

COSSIGA



[1] Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 18 settembre 1976, n. 249.