Università di Catania | Facoltà di Ingegneria | DICA | Sezione di Ingegneria Strutturale | Costruzioni II
Il laboratorio è costituito da una disciplina caratterizzante, Tecnica delle costruzioni (docente A. Ghersi), e due moduli: Progetto di strutture (docente A. Perretti) e Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico (docente C. Carocci).
Obiettivo del laboratorio è fornire allo studente di Architettura le conoscenze
fondamentali necessarie per giudicare la validità strutturale dell'opera da lui
concepita, in modo da evitare che questa venga in seguito stravolta quando si
passa alla fase di costruzione. L'iter fondamentale di tale giudizio richiede il
passaggio dall'oggetto ad un modello (geometrico e di carico) che verrà
calcolato e verificato. Si seguiranno quindi le tre fasi
(modellazione, analisi strutturale, verifica strutturale) di seguito descritte,
che verranno integrate da un'ampia gamma di applicazioni
progettuali.
Modellazione
Gli strumenti di calcolo oggi a
disposizione tendono a spingere verso modelli sempre più complessi, nel
tentativo (spesso vano) di raggiungere una migliore conoscenza dell'oggetto
reale. Ciò comporta il rischio di inseguire i singoli dettagli e perdere di
vista l'unitarietà del comportamento strutturale. Questo aspetto, già importante
per gli ingegneri, diventa essenziale per gli architetti, che devono in genere
giudicare la sostanziale correttezza strutturale dell'opera, indipendentemente
da uno scarto del 20% (in più o in meno) delle dimensioni finali degli elementi
strutturali.
Per questo motivo il corso dà sufficiente spazio alle
problematiche di modellazione, cercando sempre di individuare gli schemi più
semplici ed essenziali.
Analisi strutturale
Con tale termine si
intende, in particolare, la risoluzione dello schema geometrico soggetto ai
carichi (quindi, nel caso di insieme di aste, la determinazione delle
caratteristiche della sollecitazione).
La risoluzione di schemi semplici, ai
quali principalmente si ricorre, è già nota dal corso di Scienza delle
costruzioni e viene semplicemente richiamata, quando necessario, durante il
corso. In alcuni casi è comunque utile l'uso di modelli appena un po' più
complessi. Per tali casi si fa ricorso a semplici programmi di analisi
strutturale, messi a disposizione dal docente, i cui risultati vengono
controllati mediante il confronto con schematizzazioni
semplificate.
Verifica strutturale
Come già visto nel corso di
Scienza delle costruzioni, i criteri con i quali si verifica la resistenza
strutturale sono basati sull'esame dello stato tensionale. Nella disciplina
caratterizzante il laboratorio (Tecnica
delle costruzioni) si estendono i risultati, ricavati per sezione di materiale
ideale (omogeneo, isotropo, linearmente elastico), alle situazioni reali nelle
quali il materiale è non omogeneo (cemento armato), con imperfezioni (acciaio),
con comportamento non lineare od elastoplastico.
In questa parte del corso,
indubbiamente la più ampia, si esaminano innanzitutto le strutture in acciaio,
perché questo è il materiale che più si avvicina (almeno in prima
approssimazione) alle ipotesi della Scienza delle costruzioni. Introdotto il
concetto di coefficiente di sicurezza, si passa dal comportamento lineare
(verifica alle tensioni ammissibili) a quello non lineare (verifica allo stato
limite ultimo) evidenziandone gli aspetti unitari più che le differenze. Si
esamina quindi l'importanza delle deformazioni, l'influenza delle imperfezioni
ed i problemi (di modellazione e di calcolo) relativi ai collegamenti.
Nella
seconda parte si esaminano le strutture in cemento armato. Si mostra in che modo
viene superato il problema della non omogeneità di calcestruzzo e acciaio e
quello della scarsa resistenza a trazione del calcestruzzo. Anche per questa
tipologia si mostra l'unitarietà di approccio che è alla base dei due modelli di
comportamento del materiale (lineare e non lineare). Viene infine fatto un breve
cenno alle strutture in cemento armato precompresso, per evidenziarne le
caratteristiche prestazionali.
Applicazioni
progettuali
Verranno fatte sia applicazioni collegiali, alla lavagna, che
applicazioni individuali; queste ultime saranno comunque revisionate in maniera
collegiale, in modo da consentire a tutti gli studenti di trarre frutto dal
lavoro svolto dai singoli. A scelta dello studente, è possibile progettare
elementi strutturali abbastanza standard oppure esaminare, dimensionare e/o
verificare strutture già realizzate, progettate da noti architetti, o strutture
ideate dagli studenti stessi.
Le lezioni del Laboratorio di costruzioni II comprendono due moduli definiti istituzionalmente (Progetto di strutture e Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico), ma anche la disciplina caratterizzante (Tecnica delle costruzioni) è divisa a sua volta in moduli. Le lezioni dei diversi moduli teorici possono alternarsi tra loro. Per meglio comprendere a quale modulo fa capo ogni lezione, nel seguito è riportata per ogni lezione una sigla che contraddistingue il modulo cui essa appartiene. In particolare si è usato: | |
MOD | per indicare il modulo "modellazione strutturale" |
ACC | per indicare il modulo "verifica e progetto di elementi in acciaio" |
CA | per indicare il modulo "verifica e progetto di elementi in cemento armato" |
PRO | per indicare il modulo "progetto di strutture" |
TTC | per indicare il modulo "teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico" |
Nel seguito si riporta in maniera dettagliata gli argomenti trattati nelle lezioni svolte, nonché (in blu) gli argomenti che si prevede di svolgere. Questa parte verrà quindi aggiornata man mano durante lo svolgimento del corso. |
9 ottobre ore 11-13 (A. Ghersi, A. Perretti) |
MOD | Introduzione Modellazione strutturale |
10 ottobre ore 15-20 (A. Perretti) |
MOD | Modellazione strutturale |
17 ottobre ore 18-20 (A. Perretti) |
MOD | Modellazione strutturale |
18 ottobre ore 8-13 (A. Perretti) |
MOD | Modellazione strutturale |
23 ottobre ore 11-13 (A. Ghersi) |
ACC | Acciaio: composizione chimica; prova a
trazione e diagramma sigma-epsilon; tipi di acciaio; tipologia degli
elementi in acciaio Schema strutturale con tirante e puntone, per mensola di libreria, per pensilina, per ponte |
24 ottobre ore 15-20 (A. Ghersi) |
ACC | Schema strutturale con tirante e
puntone, per mensola di libreria: analisi dei carichi; risoluzione dello
schema; valutazione dello stato tensionale nel tirante (richiami di
Scienza delle costruzioni e applicazioni alle sezioni in acciaio);
giudizio sulla sua ammissibilità Coefficienti di sicurezza e metodo delle tensioni ammissibili; dimensionamento dell'asta tesa Schema iperstatico, costituito da due schemi a tirante e puntone con lunghezza diversa: risoluzione Valutazione del comportamento dello schema isostatico e dello schema iperstatico al crescere del carico, fino al completo snervamento delle aste tese; calcolo a rottura Uso dei sagomari per assegnare la sezione di aste tese Flessione semplice: richiami di Scienza delle costruzioni e applicazioni alle sezioni in acciaio |
31 ottobre ore 18-20 (F. Neri) |
ACC | Esempi di dimensionamento di travi
inflesse col metodo delle tensioni ammissibili: valutazione del carico,
calcolo del momento massimo, dimensionamento della sezione usando i
sagomari, confronto tra sezioni IPE e HE Valutazione della freccia, possibili suoi limiti (normativa), confronto tra dimensioni necessarie per limiti di resistenza e di deformabilità |
6 novembre ore 11-13 (C. Carocci) |
TTC | Differenza tra la struttura muraria e le strutture in acciaio e calcestruzzo armato attraverso esempi dell’architettura storica: il sistema trilitico e il sistema spingente |
7 novembre ore 15-20 (C. Carocci) |
TTC | Introduzione del ferro nelle costruzioni: le innovazioni nella concezione costruttiva; prime utilizzazioni in campo edilizio (elementi metallici inserite nelle costruzioni murarie) |
14 novembre ore 18-20 (A. Ghersi) |
ACC | Verifica di resistenza in presenza di
taglio: formula di Jourawski; diagramma delle tensioni tangenziali per
trave a doppio T; criterio di resistenza di Von Mises Verifica di resistenza in presenza di flessione e taglio Verifica di resistenza in presenza di sforzo normale e momento flettente; dominio di resistenza M-N |
15 novembre ore 8-13 (A. Ghersi) |
ACC |
Variabilità dei carichi e della resistenza dei
materiali; distribuzione di frequenza e densità di probabilità; valori
caratteristici |
20 novembre ore 11-13 (C. Carocci) |
TTC |
La produzione del ferro a larga scala; nuove tipologie edilizie connesse con la rivoluzione industriale |
21 novembre ore 17-20 (A. Ghersi) |
ACC |
Scala in acciaio: possibili disposizioni degli elementi strutturali; carichi e caratteristiche della sollecitazione nelle travi inclinate e nelle travi orizzontali; loro dimensionamento |
28 novembre ore 18-20 (A. Ghersi) |
ACC |
Instabilità di asta compressa: carico critico euleriano; influenza dello snervamento del materiale; imperfezioni geometriche e meccaniche; influenza delle imperfezioni sul carico critico; verifica di un'asta compressa secondo la normativa italiana (tensioni ammissibili) e l'EC3 (stato limite ultimo) |
29 novembre ore 8-13 (A. Ghersi) |
ACC |
Collegamenti, schematizzazione e comportamento delle
strutture; tipologie di telai in acciaio (telai a nodi rigidi, telai
controventati) |
4 dicembre ore 11-13 (A. Ghersi) |
ACC |
Verifica di saldature a completa penetrazione, di I e
II classe |
5 dicembre ore 15-20 (A. Ghersi) |
ACC |
I bulloni: caratteristiche geometriche
(diametro, filettatura, area nominale e resistente), serraggio; distanze
tra i bulloni; classe dei bulloni |
11 dicembre ore 8-13 (A. Ghersi) |
ACC |
Esercitazione in aula: progetto di strutture in acciaio, svolto a piccoli gruppi |
12 dicembre ore 18-20 (C. Carocci) |
TTC |
I ponti metallici: ponti ad arco (conci aperti, conci a parete chiusa), ponti sospesi; ponti ad arco con catena, ponti a travata continua |
18 dicembre ore 11-13 (A. Ghersi) |
ACC |
Problemi vari nella progettazione e verifica di strutture in acciaio: |
19 dicembre ore 15-20 (A. Ghersi) |
ACC | Esercitazione in aula: progetto di strutture in acciaio, svolto a piccoli gruppi |
9 gennaio ore 18-20 (A. Ghersi) |
ACC | Riepilogo: legame
costitutivo del materiale, coefficienti di sicurezza e criteri di verifica; verifica di sezioni soggette a trazione, problemi relativi alla verifica di aste tese collegate mediante bulloni: verifica della sezione forata, disassamento tra asse dell'asta e asse dei bulloni |
10 gennaio ore 8-13 (A. Ghersi) |
ACC | Riepilogo: verifica di sezioni soggette a compressione e a flessione, instabilità locale delle parti compresse di una sezione e sua influenza sul comportamento delle sezioni e sulla loro classificazione, verifica di sezioni soggette a taglio |
15 gennaio ore 11-13 (C. Carocci) |
TTC | La struttura metallica nell’edilizia: lo schema a pareti perimetrali portanti e appoggi puntiformi; la colonna in ghisa e le travi in ferro; lo schema a telaio |
16 gennaio ore 15-20 (A. Ghersi, C. Carocci) |
ACC TTC MOD |
Esempi di modellazione e progetto di sezioni e collegamenti per strutture reali: Galeries des Machines, scuola di architettura di Mies, Bouburg |
23 gennaio ore 18-20 (A. Ghersi) |
ACC | Riepilogo: verifica dei collegamenti |
24 gennaio ore 8-13 (A. Ghersi) |
CA | Il calcestruzzo:
resistenza a compressione;
resistenza a trazione; modulo elastico; legame tensioni-deformazioni;
resistenza sotto carichi di lunga durata; comportamento nel tempo (ritiro,
effetti viscosi) L'acciaio per cemento armato ordinario: caratteristiche dell'acciaio e tipologia delle barre Aderenza acciaio-calcestruzzo; lunghezza di ancoraggio e di sovrapposizione; ricoprimento e distanza tra le barre |
29 gennaio ore 11-13 (A. Ghersi) |
CA |
Sforzo normale, flessione semplice,
flessione composta: ipotesi di base del cemento armato (mantenimento delle
sezioni piane, perfetta aderenza acciaio calcestruzzo) Modelli di comportamento del materiale: primo stadio, secondo stadio, terzo stadio Studio del comportamento nel primo e secondo stadio: omogeneizzazione della sezione |
30 gennaio ore 15-20 (A. Ghersi) |
CA |
Sforzo normale nel primo stadio: diagramma di tensioni; determinazione dello
sforzo normale di trazione che induce la fessurazione Sforzo normale nel secondo stadio: valori ammissibili delle tensioni; verifica della sezione; progetto della sezione e dell'armatura, staffe; indicazioni di normativa Sforzo normale nel terzo stadio: valori di calcolo delle tensioni; verifica della sezione; progetto della sezione e dell'armatura; indicazioni di normativa Confronto tra la progettazione col metodo delle tensioni ammissibili e col metodo dello stato limite ultimo |
6 marzo ore 15-20 (A. Perretti) |
PS | Impostazione della carpenteria:
generalità sulle strutture per edifici civili, comportamento spaziale
della struttura, criteri di fascia di comportamento Elementi costruttivi dell'edificio: solai, sbalzi, travi, pilastri, fondazione Cuciture trasversali nei solai, travetto di ripartizione |
7 marzo ore 8-13 (A. Perretti) |
PS | Carichi verticali: schemi di carico per
massimizzare le caratteristiche di sollecitazione Cuciture trasversali nei solai, travetto di ripartizione Analisi dei carichi su solai e sbalzi Pilastri: analisi dei carichi, dimensionamento della sezione |
13 marzo ore 15-20 (A. Ghersi) |
CA |
Flessione semplice: richiami di scienza delle costruzioni Flessione semplice nel primo stadio; momento di fessurazione Flessione semplice nel secondo stadio: verifica di sezione rettangolare; verifica di sezione riconducibile alla rettangolare (sezione a T) Flessione semplice nel secondo stadio: progetto di sezione rettangolare a semplice armatura; progetto dell'armatura |
20 marzo ore 15-20 (C. Carocci) |
TTC | Il cemento armato: introduzione storica |
21 marzo ore 8-13 (A. Ghersi) |
CA |
Flessione semplice nel
secondo stadio: progetto di sezione rettangolare a doppia armatura Flessione semplice nel terzo stadio: impostazione generale (diagramma delle tensioni, risultante delle tensioni di compressione); verifica (cenni); progetto di sezione rettangolare a semplice e a doppia armatura; progetto dell'armatura |
27 marzo ore 15-20 (S. Pantano, M. Bosco) |
CA |
Richiami sulla flessione semplice; applicazione: progetto e disposizione
delle armature in un solaio Confronto tra la progettazione col metodo delle tensioni ammissibili e col metodo dello stato limite ultimo |
3 aprile ore 15-20 (A. Ghersi) |
CA |
Flessione composta:
richiami di Scienza delle costruzioni; nocciolo d'inerzia Flessione composta retta nel secondo stadio - sezione rettangolare: individuazione dei noccioli d'inerzia; verifica per sezione tutta tesa o tutta compressa; individuazione dell'asse neutro e verifica per sezione parzializzata Domini di resistenza M-N: modalità di costruzione dei domini; uso dei domini per la progettazione e verifica di sezioni Flessione composta retta nel terzo stadio - verifica Domini di resistenza M-N nel terzo stadio; modalità di costruzione esatta e approssimata dei domini |
4 aprile ore 8-13 (A. Ghersi) |
CA | Diagrammi limite, campi di
comportamento, domini di resistenza M-N nel secondo e nel terzo stadio Taglio nel primo e secondo stadio: determinazione delle tensioni tangenziali; limiti di normativa; modelli per il calcolo delle armature |
10 aprile ore 15-20 |
--- | La lezione non è stata tenuta, causa concomitanza con seminario |
17 aprile ore 15-20 (A. Ghersi) |
CA |
Taglio nel terzo stadio: resistenza della sezione non armata (modello a
pettine);
resistenza della sezione armata (modello normale); progetto delle armature; confronto tra la progettazione col metodo delle tensioni ammissibili e col metodo
dello stato limite ultimo Applicazione: progetto e disposizione delle armature a flessione e taglio in una trave continua |
18 aprile ore 8-13 |
--- | vacanza |
24 aprile ore 15-20 |
--- | vacanza |
1 maggio ore 15-20 |
--- | vacanza |
8 maggio ore 15-20 (C. Carocci) |
TTC | |
9 maggio ore 8-13 (A. Perretti) |
PS | Organizzazione della carpenteria; scale |
15 maggio ore 15-20 (A. Ghersi) |
CA | Torsione: richiami di Scienza delle costruzioni; la torsione
nell'acciaio; la torsione nel cemento armato Torsione nel cemento armato: modelli per il calcolo delle armature, nel secondo e terzo stadio Stato limite di esercizio: stato limite di deformazione; stato limite di tensioni di esercizio, impostazione e necessità (o meno) di questa verifica; stato limite di fessurazione Stato limite di fessurazione: tensione nell'armatura prima e dopo la fessurazione; armatura necessaria per evitare lo snervamento all'atto della fessurazione; comportamento reale al crescere delle sollecitazioni; tension stiffening; altre indicazioni dell'EC2 per garantire una accettabile fessurazione; determinazione dell'ampiezza della fessura |
22 maggio ore 15-20 (A. Ghersi) |
PS | Edificio soggetto ad azioni sismiche |
23 maggio ore 8-13 (A. Ghersi) |
PS | Edificio soggetto ad azioni sismiche |
29 maggio ore 15-20 (A. Ghersi) |
PS | Applicazioni progettuali in aula |
5 giugno ore 15-20 (A. Perretti) |
PS | Applicazioni progettuali in aula |
6 giugno ore 8-13 (A. Perretti) |
PS | Applicazioni progettuali in aula |