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Facoltà di Architettura, Siracusa

Laboratorio di Costruzioni II - lettere M-Z
Anno accademico 2004/05

Lezioni

Il laboratorio è costituito da una disciplina caratterizzante, Tecnica delle costruzioni (docente A. Ghersi), e due moduli: Progetto di strutture e Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico (docenti E.M. Marino e A. Perretti).

Le finalità del Laboratorio di costruzioni II sono presentate in un'apposita pagina, ma vengono qui sinteticamente richiamate.

Obiettivo del laboratorio è fornire allo studente di Architettura le conoscenze fondamentali necessarie per giudicare la validità strutturale dell'opera da lui concepita, in modo da evitare che questa venga in seguito stravolta quando si passa alla fase di costruzione. L'iter fondamentale di tale giudizio richiede il passaggio dall'oggetto ad un modello (geometrico e di carico) che verrà calcolato e verificato. Si seguiranno quindi le tre fasi (modellazione, analisi strutturale, verifica strutturale) di seguito descritte, che verranno integrate da un'ampia gamma di applicazioni progettuali.

Modellazione
Gli strumenti di calcolo oggi a disposizione tendono a spingere verso modelli sempre più complessi, nel tentativo (spesso vano) di raggiungere una migliore conoscenza dell'oggetto reale. Ciò comporta il rischio di inseguire i singoli dettagli e perdere di vista l'unitarietà del comportamento strutturale. Questo aspetto, già importante per gli ingegneri, diventa essenziale per gli architetti, che devono in genere giudicare la sostanziale correttezza strutturale dell'opera, indipendentemente da uno scarto del 20% (in più o in meno) delle dimensioni finali degli elementi strutturali.
Per questo motivo il corso dà sufficiente spazio alle problematiche di modellazione, cercando di formare lo studente al riconoscimento del comportamento globale per individuare schemi appropriati ma il più possibile semplici ed essenziali.

Analisi strutturale
Con tale termine si intende, in particolare, la risoluzione dello schema geometrico soggetto ai carichi (quindi, nel caso di insieme di aste, la determinazione delle caratteristiche della sollecitazione).
La risoluzione di schemi semplici, ai quali principalmente si ricorre, è già nota dal corso di Scienza delle costruzioni e viene semplicemente richiamata, quando necessario, durante il corso. In alcuni casi è comunque utile l'uso di modelli appena un po' più complessi. Per tali casi si fa ricorso a semplici programmi di analisi strutturale, messi a disposizione dal docente, i cui risultati vengono controllati mediante il confronto con schematizzazioni semplificate.

Verifica strutturale
Come già visto nel corso di Scienza delle costruzioni, i criteri con i quali si verifica la resistenza strutturale sono basati sull'esame dello stato tensionale. Nella disciplina caratterizzante il laboratorio (Tecnica delle costruzioni) si estendono i risultati, ricavati per sezione di materiale ideale (omogeneo, isotropo, linearmente elastico), alle situazioni reali nelle quali il materiale è non omogeneo (cemento armato), con imperfezioni (acciaio), con comportamento non lineare od elastoplastico.
In questa parte del corso, indubbiamente la più ampia, si esaminano innanzitutto le strutture in acciaio, perché questo è il materiale che più si avvicina (almeno in prima approssimazione) alle ipotesi della Scienza delle costruzioni. Introdotto il concetto di coefficiente di sicurezza, si passa dal comportamento lineare (verifica alle tensioni ammissibili) a quello non lineare (verifica allo stato limite ultimo) evidenziandone gli aspetti unitari più che le differenze. Si esamina quindi l'importanza delle deformazioni, l'influenza delle imperfezioni ed i problemi (di modellazione e di calcolo) relativi ai collegamenti.
Nella seconda parte si esaminano le strutture in cemento armato. Si mostra in che modo viene superato il problema della non omogeneità di calcestruzzo e acciaio e quello della scarsa resistenza a trazione del calcestruzzo. Anche per questa tipologia si mostra l'unitarietà di approccio che è alla base dei due modelli di comportamento del materiale (lineare e non lineare). Viene infine fatto un breve cenno alle strutture in cemento armato precompresso, per evidenziarne le caratteristiche prestazionali.

Applicazioni progettuali
Sia per le strutture in acciaio che per quelle in cemento armato verranno mostrati vari esempi applicativi. Agli studenti verranno poi assegnati progetti da svolgere individualmente, seguendo le indicazioni generali fornite. Gli studenti potranno impostare il lavoro nell’ambito di apposite ore del corso, alla presenza contemporanea dei docenti dei diversi moduli, che saranno disponibili per chiarimenti. Il lavoro potrà essere completato al di fuori delle ore di lezione; saranno comunque previste ulteriori ore per la revisione dei lavori svolti, revisione da effettuare sui progetti individuali ma alla presenza collegiale degli studenti, in modo da consentire a tutti di trarre frutto dal lavoro svolto dai singoli.



Le lezioni del Laboratorio di costruzioni II comprendono due moduli definiti istituzionalmente (Progetto di strutture e Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico), ma anche la disciplina caratterizzante (Tecnica delle costruzioni) è divisa a sua volta in moduli. Le lezioni dei diversi moduli teorici possono alternarsi tra loro.
Per meglio comprendere a quale modulo fa capo ogni lezione, nel seguito è riportata per ogni lezione una sigla che contraddistingue il modulo cui essa appartiene. In particolare si è usato:
MOD per indicare il modulo "modellazione strutturale"
AS per indicare il modulo "analisi strutturale"
ACC per indicare il modulo "verifica e progetto di elementi in acciaio"
CA per indicare il modulo "verifica e progetto di elementi in cemento armato"
PRO per indicare il modulo "progetto di strutture"
TTC per indicare il modulo "teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico"

Nel seguito si riporta in maniera dettagliata gli argomenti trattati nelle lezioni svolte, nonché (in blu) gli argomenti che si prevede di svolgere. Questa parte verrà quindi aggiornata man mano durante lo svolgimento del corso. 

 

mercoledì 6 ottobre
ore 8.45-10.30
--- Presentazione del Laboratorio di costruzioni II
Introduzione storica. Problematiche trattate nel corso; modellazione, analisi strutturale, verifica
mercoledì 6 ottobre
ore 10.30-12.30
MOD Esempio di passaggio da struttura reale a modello: chiesa con timpano esagonale
giovedì 7 ottobre
ore 17-19
AS Simboli e convenzioni dei segni. Equazioni indefinite di equilibrio; equazione della linea elastica
Analisi lineare - risoluzione di schemi isostatici: determinazione di reazioni e caratteristiche della sollecitazione, con condizioni di equilibrio; deformazione dello schema
mercoledì 13 ottobre
ore 8-12
(A. Perretti)
TTC, MOD Elementi di storia delle costruzioni metalliche, con esame degli schemi statici: forma della sezione, scomposizione della struttura, comportamento delle strutture
giovedì 14 ottobre
ore 17-19
(A. Perretti)
ACC Caratteristiche dei prodotti siderurgici. Prove sull'acciaio.
Acciai da carpenteria metallica. Tipologie dei profili. Imperfezioni
mercoledì 20 ottobre
ore 8-12
AS Analisi lineare - risoluzione di schemi iperstatici semplici: metodo delle forze; determinazione di spostamenti e rotazioni; corollari di Mohr; condizioni di congruenza
giovedì 21 ottobre
ore 17-19
AS Analisi lineare - applicazioni
mercoledì 27 ottobre
ore 8-12
ACC Progetto di un ripiano di libreria: definizione dello schema strutturale; valutazione dei carichi; distribuzione probabilistica dei carichi; densità di probabilità; frattile; valore caratteristico
Acciaio: prova a trazione; diagramma tensioni-deformazioni; tensione di snervamento e di rottura; distribuzione probabilistica delle resistenze; valore caratteristico
Metodo delle tensioni ammissibili; calcolo a rottura; metodo semiprobabilistico (stato limite ultimo)
giovedì 28 ottobre
ore 17-19
ACC Stati limite: stato limite ultimo e stati limite di esercizio
Azioni: classificazione; valori di calcolo per stati limite ultimi e per stati limite di esercizio
Travatura reticolare: valutazione dei carichi
mercoledì 3 novembre
ore 8-12
ACC Travatura reticolare: risoluzione dello schema
Trazione: richiami di Scienza delle costruzioni
Metodo delle tensioni ammissibili: verifica e progetto di asta tesa; uso di sagomari; verifica di asta tesa con fori per bullonatura
Stato limite ultimo: verifica e progetto di asta tesa; applicazione per la travatura reticolare e confronto con TA
giovedì 4 novembre
ore 17-19
ACC Stato limite ultimo:  asta tesa con collegamenti bullonati: verifica della sezione in corrispondenza dei fori; comportamento duttile e fragile
Asta tesa, con sezione non simmetrica: influenza del disassamento tra asse dell'asta e asse del collegamento
Acciaio: imperfezioni geometriche e meccaniche; influenza delle imperfezioni sul comportamento di un'asta tesa
mercoledì 10 novembre
ore 8-12
--- Agitazione contro la legge Moratti. Lezione non tenuta
giovedì 11 novembre
ore 17-19
--- Agitazione contro la legge Moratti. Lezione non tenuta
mercoledì 17 novembre
ore 8-12
   
giovedì 18 novembre
ore 17-19
   
mercoledì 24 novembre
ore 8-12
ACC Instabilità: determinazione del carico critico per asta indeformabile con due cerniere con molle; metodo statico; metodo energetico
Instabilità di asta deformabile ideale (Eulero); lunghezza libera di inflessione; snellezza; influenza del legame costitutivo del materiale (elastico-perfettamente plastico)
Influenza delle imperfezioni sul comportamento di un'asta compressa
giovedì 25 novembre
ore 17-19
ACC Verifica e progetto di asta compressa col metodo delle tensioni ammissibili; verifica e progetto allo stato limite ultimo
Instabilità di aste composte; applicazione per la travatura reticolare
Telai con controventi: tipologie, progetto delle diagonali tese, verifica/progetto di una diagonale compressa
mercoledì 1 dicembre
ore 8-12
   
giovedì 2 dicembre
ore 17-19
   
mercoledì 8 dicembre
ore 8-12
   
giovedì 9 dicembre
ore 17-19
   
mercoledì 15 dicembre
ore 8-12
   
giovedì 16 dicembre
ore 17-19
   
mercoledì 22 dicembre
ore 8-12
   
giovedì 23 dicembre
ore 17-19