ACCIAIO, CEMENTO ARMATO, SISMICA ED ALTRO |
a cura di Aurelio Ghersi |
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CORSO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI - Ingegneria civile strutturale e geotecnica anno accademico 2018/19 |
Programma delle lezioni
Obiettivo del corso è fornire allo studente le conoscenze teoriche e le capacità applicative necessarie per la progettazione delle strutture. L'iter fondamentale di tale operazione richiede il passaggio dall'oggetto ad un modello (geometrico e di carico) che verrà calcolato e verificato. Si seguiranno quindi le tre fasi (modellazione, analisi strutturale, verifica strutturale) di seguito descritte, che verranno integrate da un'ampia gamma di applicazioni progettuali.
Modellazione
Gli studenti sono in genere abituati ad affrontare problemi
strutturali ben definiti, nei quali lo schema da risolvere è già assegnato. Si
trovano quindi in difficoltà di fronte agli oggetti reali, perché non riescono a
vedere come schematizzarli. In aggiunta a ciò, la disponibilità di strumenti di
calcolo sempre più potenti tende a spingere verso l'uso di modelli sempre più
complessi, nel tentativo (spesso vano) di raggiungere una migliore conoscenza
dell'oggetto reale. Ciò comporta il rischio di inseguire i singoli dettagli e
perdere di vista l'unitarietà del comportamento strutturale.
Per ovviare a questi problemi il corso dà sufficiente spazio alle problematiche
di modellazione e, pur non disdegnando l'uso di programmi di calcolo e di
modelli più complessi, cerca di formare lo studente al riconoscimento del
comportamento globale per individuare schemi appropriati ma il più possibile
semplici ed essenziali.
Analisi strutturale
Con tale termine si intende, in particolare, la risoluzione
dello schema geometrico soggetto ai carichi (quindi, nel caso di insieme di
aste, la determinazione delle caratteristiche della sollecitazione).
La risoluzione di schemi semplici, ai quali principalmente si ricorre, è già
nota dal corso di Scienza delle costruzioni ma viene richiamata, almeno nelle
sue linee essenziali, nel corso. E' infatti essenziale per l'ingegnere riuscire
a padroneggiare schemi semplici, valutandone con rapidità le caratteristiche di
sollecitazione, calcolandone le deformazioni e tracciando, anche
qualitativamente, i diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione e la
deformata della struttura.
Per schemi più complessi, dalla trave continua ai telai piani, vengono fornite
indicazioni operative che consentono di stimare con buona approssimazione i
risultati. Ciò risulta utile sia per il dimensionamento preliminare delle
strutture che per il controllo e l'accettazione dei risultati forniti da
semplici programmi di analisi strutturale, messi a disposizione dal docente, o
dai più complessi programmi in uso nella pratica professionale.
Verifica strutturale
Come già visto nel corso di Scienza delle costruzioni, i criteri con i quali si verifica la resistenza strutturale sono basati sull'esame dello stato tensionale.
Nel corso di Tecnica delle costruzioni, modulo A, si esamina innanzitutto in generale il problema della verifica della sicurezza, mostrando come passare da modelli di comportamento lineari (verifica alle tensioni ammissibili) a modelli non lineare (verifica allo stato limite ultimo), evidenziandone gli aspetti unitari più che le differenze. Si esamina quindi come estendere i risultati ricavati per sezione di materiale ideale (omogeneo, isotropo, linearmente elastico), alle situazioni reali nelle quali il materiale (acciaio) può avere un comportamento non lineare. Si affronta così il problema della verifica di resistenza di sezioni in acciaio e della verifica di stabilità di aste in acciaio. Si passa quindi all'esame dei possibili collegamenti tra aste in acciaio.
Nel corso di Tecnica delle costruzioni, modulo B, si estendono i risultati, ricavati per sezione di materiale ideale (omogeneo, isotropo, linearmente elastico), alle situazioni reali nelle quali il materiale oltre a non avere comportamento lineare, non è omogeneo (cemento armato). Si mostra in che modo viene superato il problema della non omogeneità di calcestruzzo e acciaio e quello della scarsa resistenza a trazione del calcestruzzo, ribadendo l'unitarietà di approccio che è alla base dei due modelli di comportamento del materiale (lineare e non lineare).
Applicazioni progettuali
Nell'ambito del corso di Tecnica delle costruzioni vengono
sviluppate applicazioni progettuali relative ad elementi strutturali in acciaio
e in cemento armato, assegnando agli studenti progetti da svolgere
individualmente. In particolare, nel modulo A si esaminano gli elementi presenti
in un edificio in
acciaio soggetto solo a carichi verticali e vento. Nel modulo B si esaminano gli
elementi presenti
in un edificio in cemento armato soggetto solo a carichi verticali. Lo
svolgimento dei progetti sarà presentato in dettaglio nel corso; gli studenti
potranno ricevere ulteriori chiarimenti durante apposite ore di lezione o in ulteriori incontri in cui
si discuteranno collegialmente i problemi posti dai singoli studenti.
Sono indicati nel seguito in maniera sintetica gli argomenti che si prevede di affrontare in ciascuna delle lezioni del corso. Queste informazioni verranno aggiornate man mano che si procede con le lezioni. Sono indicate col colore verde le lezioni che si prevede di fare, in nero le lezioni già fatte. Il numero sulla destra indica il numero totale (progressivo) di ore di lezione effettuate.
Le lezioni del corso sono raggruppate in moduli, alcuni teorici ed altri a carattere progettuale.
Per meglio comprendere a quale modulo fa capo ogni lezione, nel seguito è riportata per ogni lezione una sigla che contraddistingue il modulo cui essa appartiene. In particolare si è usato: |
|
AS |
per indicare il modulo "modellazione e analisi strutturale" |
VS |
per indicare il modulo "verifica strutturale, aspetti generali" |
ACC |
per indicare il modulo di teoria su "verifica e progetto di elementi in acciaio e collegamenti" - mod.A |
PrA |
per indicare il modulo progettuale "modellazione e progetto di elementi strutturali in acciaio" - mod.A |
CA |
per indicare il modulo di teoria su "verifica e progetto di elementi in cemento armato" - mod.B |
PrC |
per indicare il modulo progettuale "modellazione e progetto di elementi strutturali in cemento armato" - mod.B |
CAP |
per indicare il modulo di teoria su "verifica e progetto di elementi in cemento armato precompresso" - mod.B |
Lezioni previste e lezioni
effettivamente tenute - modulo A
martedì 9
ottobre |
AS,VS |
Presentazione del corso
Organizzazione generale del corso |
2 |
VS |
Verifica strutturale
Richiami di teoria delle probabilità:
variabili aleatorie, distribuzione di valori, densità di probabilità,
valore medio, scarto quadratico medio, frattili e valori caratteristici |
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mercoledì 10
ottobre |
VS |
Azioni sulle costruzioni: carichi permanenti e carichi variabili Variabilità delle azioni permanenti
Variabilità delle azioni nel tempo |
5 |
martedì 16
ottobre |
VS |
Approccio semiprobabilistico: coefficienti di sicurezza parziali;
verifica allo stato limite ultimo |
7 |
ACC |
Acciaio
Acciai da carpenteria metallica:
proprietà; composizione chimica e sua influenza sulle proprietà
fisico-meccaniche |
||
mercoledì 17
ottobre |
ACC |
Acciaio
Determinazione delle proprietà mediante prove sperimentali:
resilienza; altre prove Trazione
Richiami di Scienza delle costruzioni sullo sforzo normale centrato |
10 |
martedì 23
ottobre |
PrA |
Prime indicazioni sul progetto da
svolgere: elementi strutturali e carpenteria di un edificio in acciaio;
tipologie di solai in un edificio in acciaio; travi secondarie e scelta
della loro orditura; travi principali; colonne; fondazione Disposizione dei controventi nell'edificio in acciaio |
12 |
VS |
Carichi unitari: carichi verticali
permanenti e variabili Normativa: azione del vento; esempio di valutazione dell'azione del vento |
||
mercoledì 24
ottobre |
PrA
|
Travi principali e travi secondarie. Valutazione dei carichi su travi secondarie, travi principali, colonne Tipologie di controventi |
15 |
ACC |
Trazione
Progetto di sezioni allo stato limite ultimo; uso dei sagomari |
||
martedì 30
ottobre |
ACC |
Trazione: Resistenza di aste tese con sezioni indebolite da fori; rottura fragile e rottura duttile; verifica nel caso di profili a L (EC3 parte 1-8, punto 3.10.3) |
17 |
PrA |
Esempio di valutazione dell'azione del vento e delle caratteristiche di sollecitazione nei controventi. | ||
mercoledì 31
ottobre |
PrA |
Valutazione delle aree necessarie per
le sezioni dei controventi allo SLU Limiti di spostamento orizzontale per gli edifici; aree minime per il rispetto dei limiti di interpiano Scelta delle sezioni in base alle aree minime per SLU e SLE; uniformizzazione delle sezioni Verifica dimensionamento globale allo SLE |
20 |
ACC |
Compressione Modalità di collasso di aste compresse: plasticizzazione della sezione e instabilità dell'asta Plasticizzazione della sezione; valutazione della resistenza plastica (in assenza di fenomeni di instabilità) Instabilità di asta compressa in campo elastico: formula di Eulero; comportamento critico e postcritico, nell'ipotesi di piccoli spostamenti e per grandi spostamenti; lunghezza libera di inflessione per diverse situazioni di vincolo |
||
martedì 6
novembre |
ACC |
Compressione (segue)
Influenza delle imperfezioni sul
comportamento al crescere di N e sul carico critico |
22 |
mercoledì 7
novembre |
VS |
Azione da neve |
25 |
PrA |
Carichi unitari, permanenti e variabili, per l'edificio in esame |
||
ACC |
Aste composte: modalità di realizzazione; vantaggi; criteri di verifica Instabilità locale Confronto tra il comportamento di aste compresse e lastre compresse; carico critico; comportamento post-critico; modellazione semplificata del comportamento ultimo; concetto di larghezza efficace; determinazione della larghezza efficace |
||
martedì 13
novembre |
ACC |
Classificazione delle sezioni e relativi limiti del rapporto c/t; esempi di classificazione per sezioni simmetriche Flessione semplice retta
Richiami di Scienza delle costruzioni sulla flessione |
27 |
mercoledì 14
novembre |
ACC |
Flessione semplice retta (segue)
Momento resistente allo SLU di una sezione (in assenza di fenomeni di
instabilità locale); applicazioni numeriche |
30 |
PrA |
Riepilogo dei carichi unitari. Le travi nella carpenteria dell'edificio in acciaio: travi principali, travi secondaria; vincoli nel collegamento delle travi Valutazione dei carichi sulla trave secondaria |
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martedì 20
novembre |
ACC |
Flessione semplice retta (segue)
Flessione semplice
retta: influenza delle imperfezioni; influenza di fori nell'ala |
32 |
PrA |
Analisi dei carichi sulle travi principali; schema di calcolo per queste travi |
||
mercoledì 21
novembre |
PrA |
Analisi dei carichi sulle colonne: valutazione
dell'effetto dei
carichi verticali per aree di influenza |
35 |
martedì 27
novembre |
PrA |
Sforzo normale nelle colonne adiacenti ai controventi, con vento come azione variabile principale e secondaria Carichi unitari, precisazioni Trave principale: analisi dei carichi, distribuiti e concentrati; determinazione del momento flettente; determinazione dell'abbassamento massimo |
37 |
mercoledì 28
novembre |
ACC |
Flessione deviata
Verifica con
materiale a comportamento elastico lineare (tensioni ammissibili, stato
limite ultimo per sezioni di classe 3); dominio di resistenza (curva di
interazione My-Mz) con modello lineare Tensoflessione
Richiami di
Scienza delle costruzioni; verifica a tensoflessione; dominio di
resistenza M-N in campo elastico |
40 |
martedì 4
dicembre |
ACC |
Tensoflessione (segue)
Costruzione del dominio di resistenza
M-N allo stato limite ultimo: criterio generale; applicazione alla
sezione rettangolare; applicazione alla sezione a doppio T sollecitata
nel piano di maggior resistenza Verifica e progetto di sezioni: applicazioni numeriche |
42 |
mercoledì 5 dicembre 8-11 |
ACC |
Tensoflessione (segue) Sezione a doppio T sollecitata nel piano debole; sezione scatolare Verifica a flessione composta deviata Pressoflessione
Influenza del momento flettente sulla resistenza all'instabilità;
verifica con il metodo degli stati limite Verifica di aste pressoinflesse soggette a momento costante: metodi A e B; verifica per asta vincolata nel piano di applicazione del momento; verifica per asta che si instabilizza fuori del piano di applicazione del momento |
45 |
martedì 11
dicembre |
ACC |
Pressoflessione (segue)
Verifica di aste pressoinflesse: momento equivalente nel caso di
diagramma di M lineare; momento equivalente nel metodo A e nel metodo B Taglio
Tensioni
tangenziali dovute al taglio in campo elastico ed in campo plastico |
47 |
mercoledì 12
dicembre |
ACC |
Taglio (segue)
Determinazione dell'area a taglio; applicazioni
numeriche Torsione
Problematiche generali; torsione per congruenza e
torsione per equilibrio; torsione per sezione circolare, per sezione
rettangolare, per sezione chiusa |
50 |
PrA |
Impostazione grafica del progetto |
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martedì 18
dicembre |
ACC |
Collegamenti bullonati
Tipologie: collegamenti bullonati, con bulloni che lavorano a taglio o a trazione,
oppure collegamenti bullonati ad attrito Esempi: collegamento a cerniera trave-colonna; collegamento trave-trave per trasmettere momento flettente e taglio |
52 |
mercoledì 19
dicembre |
ACC |
Collegamento a taglio: rifollamento della lamiera;
verifica e progetto di collegamenti bullonati; progetto dei bulloni,
distanza tra bulloni in funzione della verifica a rifollamento,
posizione della cerniera ideale e momenti parassiti |
55 |
martedì 8
gennaio |
ACC |
Riepilogo verifiche per collegamenti bullonati; collegamenti con bulloni sollecitati a trazione e taglio Esempi di collegamenti bullonati con relative verifiche: collegamento trave-colonna; collegamento controvento-piatto saldato alla trave; collegamento trave-colonna quando alla trave è collegato un controvento; collegamento trave secondaria-trave principale con estradosso comune. Verifica per tranciamento a blocco. Altri esempi di collegamento bullonato: collegamento colonna-colonna; collegamento colonna-fondazione; collegamento trave-trave. |
57 |
mercoledì 9
gennaio |
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Prova in itinere su progetto e verifica di aste in acciaio | --- |
ACC |
Collegamenti saldati
Tipologie: collegamenti saldati, a
completa penetrazione, a parziale penetrazione e a cordone d'angolo |
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martedì 15
gennaio |
ACC |
Esempi di collegamenti saldati: saldatura che trasmette una forza parallela
o perpendicolare al
cordone,
confronto tra i risultati ottenuti con dominio sferico ed ellissoidale;
saldatura soggetta a forza eccentrica; saldatura soggetta a forza
inclinata eccentrica |
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mercoledì 16
gennaio |
ACC |
Collegamento saldato
tra asta con sezione a L e piatto; progetto dei cordoni di saldatura, di
differente lunghezza; resistenza del collegamento nel caso che i cordoni
abbiano uguale lunghezza Scale in acciaio |
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mercoledì 23
gennaio 10-11 |
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Prova in itinere su progetto e verifica di collegamenti tra aste in acciaio |
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Lezioni previste e lezioni effettivamente tenute - modulo B da completare