ACCIAIO, CEMENTO ARMATO, SISMICA ED ALTRO

 a cura di Aurelio Ghersi
     

CORSO DI RISCHIO SISMICO DI EDIFICI ESISTENTI IN C.A. - anno accademico 2017/18

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Il corso è svolto nell'ambito del corso di laurea magistrale in Ingegneria civile strutturale e geotecnica

Docente: Aurelio Ghersi

Le informazioni sul corso sono accessibili mediante il menu riportato a fianco. Le informazioni disponibili in questa pagina sono aggiornate a sabato 02 giugno 2018
 

Finalità del corso
Modalità di svolgimento
Orario e programma delle lezioni e date esami
Materiale relativo alle lezioni

A chi è rivolto:

-      Principalmente agli studenti del secondo anno della laurea specialistica in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica.

-      Potrebbero seguirlo studenti di altri corsi di laurea, purché abbiano seguito un corso di Progetto di strutture in zona sismica o Costruzioni in zona sismica o equivalente.

-      Potrebbero sceglierlo (come corso singolo) laureati in Ingegneria civile, Ingegneria edile-architettura, Architettura.

Obiettivi del corso:

Il corso affronta il tema della valutazione della vulnerabilità sismica, cioè dell’individuazione della massima azione sismica che un edificio esistente può sopportare, e del rischio sismico, che mette in relazione la vulnerabilità con la pericolosità sismica del sito, con particolare riferimento alla individuazione della classe di rischio sismico degli edifici, definita dal D.M. 28 febbraio 2017. Ovviamente il primo aspetto da analizzare è quello dei problemi di cui l’edificio soffre, che ne limitano la capacità sismica. Una corretta diagnosi è infatti un presupposto essenziale per un successivo intervento di miglioramento o adeguamento sismico. Per esaminare la risposta sismica di edifici esistenti occorre, molto più che per la progettazione di nuove strutture, la padronanza delle varie tecniche di analisi, da quella lineare (usualmente adottata nella progettazione) a quella non lineare (che rappresenta lo strumento più idoneo per molte strutture esistenti). Vengono quindi innanzitutto evidenziati i limiti dell’analisi lineare ma anche il fatto che tale analisi, se correttamente gestita, può fornire in maniera agevole ottime indicazioni su quello che sarà il comportamento non lineare. Per quanto riguarda l’analisi statica non lineare, il corso illustra con dettagliati esempi applicativi sia gli aspetti teorici di tale analisi che i problemi connessi all’analisi in se stessa ed al suo utilizzo nella valutazione della risposta sismica di edifici, che è in realtà un problema dinamico e non statico. Altro aspetto molto rilevante affrontato nel corso è l’incertezza nella modellazione, che può condurre a forti differenze nei risultati numerici ottenuti dal calcolo.

Argomenti trattati:

-      Il concetto di rischio sismico e gli aspetti che lo determinano (pericolosità, vulnerabilità, esposizione)

-      Il Decreto Ministeriale del 28 febbraio 2017 e le linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni: concetti generali e modalità di applicazione

-      Problematiche generali: specificità degli edifici esistenti; modalità di collasso di edifici in c.a.; resistenza dei materiali; procedimento generale da seguire nella valutazione della vulnerabilità

-      Conoscenza dell’edificio: indagini sulle strutture; rilievo; progetto simulato; classificazione del livello di conoscenza

-      Esame qualitativo della struttura esistente

-      Valutazione preliminare delle caratteristiche di sollecitazione con procedimenti semplificati

-      Valutazione della vulnerabilità sismica mediante analisi lineari – rotture fragili: verifica a taglio dei pilastri (e delle travi); verifica di nodi; scorrimento trave pilastro; influenza della tamponatura

-      Valutazione della vulnerabilità sismica mediante analisi lineari – comportamento duttile: resistenza di pilastri e travi; rapporto r tra sollecitazione e resistenza; distribuzione dei valori di r e fattore di struttura; modalità alternative “globali” all’uso di un fattore di struttura

-      Valutazione della vulnerabilità sismica mediante analisi lineari – giudizio in termini di deformazioni: rotazione alla corda; applicabilità dell’analisi lineare in funzione dei valori di r

-      Cosa è e come si effettua l’analisi pushover (valutazione della risposta statica non lineare di una struttura ad azioni crescenti)

-      In che modo viene messa in relazione la risposta statica non lineare alla risposta dinamica non lineare di una struttura soggetta ad un sisma

-      Cosa occorre esaminare per giudicare la sicurezza di una struttura (rotture fragili, deformazioni plastiche, raggiungimento del limite di rotazione alla corda)

-      Quanto e come influiscono sulla risposta sismica le incertezze relative alla geometria della struttura ed alla resistenza dei materiali

-      Dall’approccio deterministico a quello “affidabilistico”: il nostro futuro o un salto nel buio?